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La prima volta di Ghione nel bar dell’aggressione

La prima volta di Ghione nel bar dell’aggressione

La prima volta di Ghione nel bar dell’aggressione

L'inviato era già stato nel 2018 nella caffetteria dell'Agenzia delle Entrate dove lui e il suo cameraman sono stati maltrattati. Il video.

Era il 24 settembre 2018 quando Jimmy Ghione visitava per la prima volta il bar dell’Agenzia delle Entrate di Eur 6- zona Torrino, Roma. Un intervento nato dalle numerose segnalazioni che denunciavano il mancato rilascio di scontrini fiscali ai clienti. Sono passati quasi cinque anni e la situazione sembra non essere cambiata di molto. A cambiare è stata l’accoglienza che l’inviato di Striscia la notizia e il suo cameraman hanno ricevuto. I due, infatti, sono stati aggrediti da un barista furioso che ha colto di sorpresa la troupe sfilando il microfono a Ghione e colpendolo al volto. Sorte peggiore quella toccata al cameraman, che dopo essere stato spinto violentemente si è accasciato sulle sedie della sala d’attesa e ha picchiato la testa.

Jimmy Ghione e il “caffè in nero” nel bar dell’Agenzia delle Entrate nel 2018

Nel servizio del 2018, Jimmy Ghione racconta del cosiddetto “caffè in nero” servito nel bar. Come dicevamo niente scontrino fiscale né per i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate né per i clienti esterni che acquistano bevande, bicchieri usa e getta, caramelle, fotocopie. Una condotta illecita immortalata più volte dalle telecamere del tg satirico di Antonio Ricci e resa ancora più grave dal fatto che si svolge quotidianamente sotto gli occhi di chi ha l’obiettivo di garantire gli adempimenti degli obblighi fiscali. L’inviato, quindi, decide di chiedere spiegazioni alla Direzione. La risposta del responsabile è però vaga. Sostiene infatti che non gli risulta alcuna trasgressione commessa dai gestori del bar. Ghione, allora, prova a convincerlo a prendere un caffè insieme, per dimostrargli che i baristi non emettono lo scontrino. Proposta accettata solo a patto che non ci siano telecamere e microfono. Richiesta che Ghione non può accettare. All’inviato non resta che provare, quindi, a chiedere spiegazioni all’esercente del bar. Niente da fare: viene allontanato in malo modo da un usciere dello stabile e da una dipendente.

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