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Il Draghi attapirato è una creatura di Cossiga

Il Draghi attapirato è una creatura di Cossiga

Il Draghi attapirato è una creatura di Cossiga

L’ex premier ha ricevuto un solo Tapiro d’oro quando ancora era governatore della Banca d’Italia. Merito di una controversa definizione dell’ottavo Presidente della Repubblica in diretta tv.

«Vile affarista e liquidatore dell’industria pubblica italiana», con queste parole l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga definiva Mario Draghi, all’epoca Governatore della Banca d’Italia, durante un collegamento telefonico nel 2008 con la trasmissione Unomattina in onda su RaiUno. Così, a stretto giro, il primo febbraio 2008, Valerio Staffelli, munito di Tapiro d’oro, ha raggiunto l’uomo che nel 2021 sarebbe diventato il premier italiano. «Tu ci credi a quelle parole?», aveva chiesto lui, innegabilmente attapirato, all’inviato. «Non ci voglio credere perché lei è il Governatore della Banca d’Italia, però sa, se l’emerito Presidente dice che lei è un vile affarista io ci rimarrei male!», ha risposto Staffelli. «Anche io ci sono rimasto molto male. Ma la cosa importante è che lei non ci crede», ha concluso poi Draghi, 76 anni il 3 settembre 2023.

Mario Draghi incontra Biden e Von der Leyen a Striscia

Diventato presidente del Consiglio dopo la caduta del governo Conte II, l’economista è comparso spesso a Striscia la notizia. Merito dell’imitazione portata in scena da Dario Ballantini. Come nel servizio del 13 maggio 2022 in cui il premier in carica, o meglio la sua rivisitazione del tg satirico di Antonio Ricci, raccontava tutti i retroscena dell’incontro con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. E, a proposito di meeting politici, come dimenticare quello a Roma con Ursula von der Leyen (interpretata da Valeria Graci). Meeting di cui il Draghi di Striscia non pare essere particolarmente entusiasta.  

Draghi ha un sosia: Jean-Claude Van Damme

Chissà se anche Biden, come Sergio Friscia, ha notato la somiglianza dell’allora premier con l’attore Jean-Claude Van Damme: «Sono davvero uguali! Stesso sguardo da combattenti, stessa mascella di chi non molla la presa e stessa attitudine alla vittoria», ha detto la voce fuori campo del conduttore del tg satirico durante il servizio in cui Striscia segnalava i due sosia. Servizio che si conclude con l’amara riflessione del presentatore: «Jean-Claude e Mario sono due attori protagonisti, ma c’è una differenza: il primo lavora con le comparse e il secondo solo con attori».

 

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