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Mike Bongiorno, 100 anni di quiz e televisione

Mike Bongiorno, 100 anni di quiz e televisione

Mike Bongiorno, 100 anni di quiz e televisione

Il 26 maggio il celebre re dei quiz avrebbe compiuto cento anni. La sua vita è stata travagliata e di successo: dalla prigionia a San Vittore durante la seconda guerra mondiale, fino alla conduzione delle più prestigiose trasmissioni. Ha condotto anche Striscia e Paperissima Sprint, oltre ad aver frantumato un Tapiro.

Conduttore televisivo e radiofonico, giornalista, attore e partigiano. Non è facile descrivere Mike Bongiorno, volto storico e tra i più celebri della televisione italiana. Un uomo nato esattamente 100 anni fa, il 26 maggio 1924 e morto l’8 settembre 2009. La sua vita è stata travagliata e piena di sorprese: dalla prigionia a San Vittore durante la Seconda guerra mondiale, fino alla conduzione di alcune tra le più storiche trasmissioni del nostro Paese. Come il Festival di Sanremo e La ruota della fortuna, solo per citarne alcune. Una lunga e fortunata carriera che ha visto Mike, all’anagrafe Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, incrociare anche i programmi di Antonio Ricci. Come quel 14 aprile 2005, quando lo showman di origini statunitensi ha condotto proprio Striscia la notizia, al fianco di Gerry Scotti. Una puntata indimenticabile, iniziata con uno spassoso balletto di riscaldamento.  

Nato a New York da madre torinese, Enrica Carello, e da padre italo-statunitense, Philip Bongiorno, Mike si è trasferito in Italia da bambino. È cresciuto a Torino e ha cominciato ad appassionarsi al giornalismo fin dalla giovinezza. Passione che, unita a quella per lo sport, l’ha portato ben presto a fare il galoppino per le pagine sportive di La Stampa. Un’attività che ha dovuto abbandonare, insieme agli studi, a causa del secondo conflitto mondiale, periodo durante il quale si è rifugiato sulle Alpi. Poi la decisione di entrare nella Resistenza: grazie alla conoscenza dell’inglese, è diventato portatore di messaggi fra i partigiani italiani e gli Alleati in Svizzera. Proprio durante una di queste operazioni, nel 1944, è stato catturato dalla Gestapo e ha rischiato di essere fucilato, finendo poi nel carcere di San Vittore.

Mike Bongiorno, la liberazione e l’inizio della carriera da giornalista

Ma la vita aveva altri piani per lui. Dopo varie peripezie, il futuro conduttore celebre per le gaffe è stato liberato nel febbraio 1945, grazie a uno scambio di prigionieri di guerra tra Stati Uniti e Germania. Quindi il ritorno in America dopo la fine del conflitto e la ripresa della carriera da giornalista. Dall’esordio in radio, alle prime esperienze di conduzione, fino ai servizi per l’Eiar, diventata in seguito la Rai. Tecnico, speaker, programmatore radiofonico, corrispondente dagli Usa, queste le esperienze di Mike prima di raggiungere il successo. Risale al 1952 il suo ritorno in Italia: qui Vittorio Veltroni, funzionario Rai nonché padre di Walter, gli ha proposto di collaborare con il Radiogiornale. Tra i primati che si possono attribuire allo showman, quello di essere diventato il primo in Italia a intervistare il presidente degli Stati Uniti d’America Dwight David Eisenhower, in carica dal 1953 al 1961.

SuperMike, il re dei quiz. Tutto è partito nel 1955 con Lascia o raddoppia?

Il re dei quiz: questo il soprannome con cui SuperMike è conosciuto da tutti. Ed è stato proprio lui a lanciare nel 1955 il primo quiz della tv italiana, Lascia o raddoppia? Contribuendo così a far entrare la televisione nella cultura popolare. Ed è stato proprio il successo del programma a fare da trampolino di lancio alla carriera dell’anchorman (alla trasmissione si è anche ispirato nel 1956 il film Totò lascia o raddoppia?, che vede l’attore e comico napoletano indossare i panni di un concorrente, mentre Mike interpreta se stesso). Un’avventura quella dei quiz cui ne seguirono numerose altre e, tra le più importanti, noi ricordiamo Rischiatutto, Scommettiamo?, Flash, Superflash, Pentatlon, TeleMike e Bis.     

Era la fine degli anni ’70 quando Mike approdava alla Fininvest. Un passaggio fondamentale nella storia perché ha segnato la nascita della televisione commerciale, rompendo il monopolio della Rai. Una lunga avventura che ha portato il presentatore a lavorare in numerose trasmissioni, passando anche da quelle del padre di Striscia. Sia come conduttore sia da protagonista nei servizi. Nell’estate del 2001 ha infatti condotto Paperissima Sprint, affiancato da Antonella Mosetti e dal Gabibbo, mentre il 26 settembre 2007 ha ricevuto un Tapiro d’oro per l’infelice esperienza nella conduzione di Miss Italia insieme a Loretta Goggi. Durante la diretta era infatti evidente la mancanza di sintonia tra i due e con il resto dello staff della trasmissione Rai. Ma quando Valerio Staffelli gli ha chiesto una dichiarazione in merito, SuperMike non l’ha presa bene e ha scagliato a terra il trofeo di Striscia frantumandolo.   

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