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Nove mesi per la truffa delle mascherine denunciata da Striscia

Nove mesi per la truffa delle mascherine denunciata da Striscia

Nove mesi per la truffa delle mascherine denunciata da Striscia

È arrivato a sentenza il processo per truffa per 300 mascherine vendute e mai consegnate a un’infermiera dell’ospedale di Pietra Ligure nel pieno dell’emergenza Covid, nel 2020. Il caso era stato portato alla ribalta nazionale da Moreno Morello e da Striscia la notizia. Nel marzo del 2020, un’infermiera dell’ospedale “Santa Corona” di Pietra Ligure, in provincia di Savona, aveva fatto un appello pubblico per acquistare con urgenza una partita di mascherine Ffp2. La risposta era arrivata dalla Ciociaria, precisamente da Ceccano: dopo un primo bonifico di 600 euro, che il presunto fornitore di mascherine aveva detto di non aver mai ricevuto, all’infermiera è stato richiesto un secondo bonifico di pari importo. Ma le mascherine naturalmente non sono mai arrivate.

Angelo Esposito, il Sandokan di Ceccano, condannato per la truffa delle Ffp2

Sul “furbetto” di Ceccano sono arrivate a Moreno Morello molte segnalazioni, non solo quella giunta da Pietra Ligure, e il 29 maggio 2020 è andato a casa sua per discuterne. Ma guardate come è stato accolto.

Il Tribunale di Frosinone ha condannato Angelo Esposito, 31 anni, il Sandokan di Ceccano, a nove mesi, oltre al pagamento di una provvisionale di 750 euro e di 3.420 euro per le spese legali. Assolti gli altri quattro imputati, anch’essi accusati di truffa (mentre a Esposito era contestata pure la sostituzione di persona). Esposito era accusato di aver inviato la carta d’identità di una persona estranea alla vicenda per ingannare l’infermiera, che dopo aver versato 1.200 euro senza ricevere nulla ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri e di portare il caso all’attenzione di Striscia la notizia.

Le infermiere dell’ospedale “Santa Corona” di Pietra Ligure sono state rimborsate grazie a Striscia

La storia aveva avuto un parziale ma significativo lieto fine quando Striscia la notizia se ne era occupata, cioè il 16 aprile 2020. Le infermiere di Pietra Ligure raggirate sono state rimborsate da un benefattore che ha voluto retare anonimo. E Mina, la persona che aveva versato il denaro al truffatore, aveva inviato a Striscia un video di ringraziamento.

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