Il Consiglio di Stato dà ragione alla Rai e al Comune, che vogliono mantenere riservate le parti più delicate e interessanti del “contratto” che li lega. Lo scrive Italia Oggi. Verrà mai fatto un bando per assegnare l’organizzazione della kermesse? Questo e altri nei servizi di Pinuccio.
Il Consiglio di Stato, che svolge funzioni di appello sulle sentenze del Tar, ha dato ragione alla Rai e al Comune di Sanremo contro Afi, Associazione Fonografici Italiani, per quanto riguarda l’accesso agli atti, in pratica limitando molto la sentenza di primo grado pronunciata dal Tar per la Liguria. Lo scrive il quotidiano Italia Oggi il 21 luglio 2023. In pratica, tutto ciò significa che Tv di Stato e Comune saranno obbligate a rendere pubbliche al punto parti molto piccole, quasi esigue, della Convenzione che li lega, ovvero poche righe. E il “contratto” che lega due enti pubblici rimarrà sostanzialmente sempre segreto.
Sanremo, i possibili organizzatori non Rai ancora senza risposta
Che cosa succederà allora? Ricordiamo che il bando, a quanto è dato sapere, dovrebbe scadere a fine anno. E che dopo la sentenza del Tar che apriva alla necessità di proclamare un bando per assegnare il Festival, due candidature si erano manifestate. Il servizio di Pinuccio dell’aprile 2023 rimane ancora valido. A febbraio erano state presentate due proposte per accedere all’eventuale bando, ma Amadeus dava per scontato che il Festival avrebbe continuato a essere della Rai. E così le due società interessate hanno scritto al Comune di Sanremo.
La convenzione segreta con la Rai
Qualche giorno prima, il 17 luglio, il Consiglio di Stato aveva concesso all’Afi la possibilità di avere qualche informazione in più, «limitatamente a quelle parti direttamente collegate all’organizzazione della manifestazione Festival Sanremo Giovani e a quelle parti della documentazione richiesta che si riferiscano all’adozione del relativo regolamento da parte della Rai». Vedremo se accadrà qualcosa. Come sempre, i misteri che circondano il festival di Sanremo sembrano sempre impenetrabili. Al punto che anche il servizio realizzato da Pinuccio nel febbraio 2023, quando l’inviato era pronto a partire alla volta di Sanremo, pare sempre attuale. Cambierà mai qualcosa nella città dei fiori e dei segreti?