Lo scopo della ricorrenza è sensibilizzare sull’importanza di proteggere e salvaguardare l’ambiente. Per il 2024 il focus è il ripristino del territorio, la desertificazione e la resilienza alla siccità. I servizi a tema green della 36esima edizione di Striscia la notizia.
Sensibilizzare sull’importanza di proteggere e salvaguardare l’ambiente e sull’impatto che quest’ultimo ha sul benessere delle persone e sullo sviluppo economico. Con questo intento le Nazioni Unite hanno proclamato nel 1972 la giornata mondiale dell’ambiente. Una ricorrenza entrata in vigore a partire dal 1974 e celebrata il 5 giugno di ogni anno. Nel 2024 la giornata viene ospitata dall’Arabia Saudita, con lo slogan: La nostra terra. Il nostro futuro. Siamo #GenerationRestoration. Slogan che riassume il focus di quest’importante iniziativa, cioè il ripristino del territorio, la desertificazione e la resilienza alla siccità. «Secondo la Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione, fino al 40% del territorio del pianeta è degradato, colpendo direttamente metà della popolazione mondiale e minacciando circa la metà del PIL globale (44 trilioni di dollari)», si legge sul sito dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) dove viene anche spiegato che «il numero e la durata dei periodi di siccità sono aumentati del 29% dal 2000: senza un’azione urgente, entro il 2050 la siccità potrebbe colpire oltre tre quarti della popolazione mondiale».
Striscia e l’ambiente. Il servizio di Stefania Petyx sulla crisi idrica e la siccità in Sicilia
Proprio di crisi idrica e di siccità si è occupata più volte anche Striscia la notizia, un problema raccontato il 21 maggio 2024 da Stefania Petyx in questo servizio. L’inviata ha infatti spiegato che a Palermo è scattato il divieto di innaffiare le piante di giorno, alimentare fontane e lavare le auto. Il motivo? La Regione Sicilia ha chiesto lo stato di emergenza per siccità. Ma una soluzione ci sarebbe: i dissalatori. Peccato che non funzionino.
Moreno Morello e la discarica di Finale Emilia in una zona a rischio idrogeologico
Ma quella non è stata l’unica volta in cui il tg satirico si è occupato di tutela e salvaguardia dell’ambiente, temi cari a Striscia che l’11 dicembre 2023 le sono valsi la certificazione “Green Audiovisual”. Sempre nel corso della 36esima edizione di Striscia, Moreno Morello ha infatti portato alla luce la storia di una discarica a Finale Emilia, nel servizio del 29 maggio 2024. Una discarica degli anni ’80 costruita in una zona a rischio idrogeologico, dove venivano stoccati diversi rifiuti. Il sito è stato chiuso nel 2000. Ma nel 2012 è stata aperta un’altra discarica e tra quell’anno e il successivo hanno cominciato a verificarsi gravi fenomeni di inquinamento delle falde. E non è finita qui.
Pinuccio e i capannoni nelle campagne di Foggia pieni di rifiuti industriali
Come non citare infine il servizio di Pinuccio sui capannoni abbandonati nelle campagne di Foggia? Rimesse piene di rifiuti industriali che vengono scaricati di notte, alcuni dei quali anche pericolosi. Il 4 maggio 2024 l’inviato si è recato ad Ascoli Satriano per documentare la situazione e ha incontrato Mario De Matteo, presidente della Coldiretti Foggia, che ha spiegato: «Il termine giusto è quello di ecomafie, ormai non sono più fenomeni isolati, è una vera e propria emergenza. (…) questi rifiuti contribuiscono a inquinare le campagne, i nostri prodotti e la salute. Creano danno economico a tutto il tessuto, creano un danno d’immagine».