Per il Gip la collera dell’artista era stata innescata da un malfunzionamento dell’impianto audio che rischiava di compromettere la sua performance, in un contesto di forte tensione. Il Codacons ribatte sostenendo che l’artista non era in gara, era solo un ospite, e non si stava giocando alcuna vittoria.
Durante la 73esima edizione di Sanremo, Blanco aveva preso a calci le rose della scenografia sul palco dell’Ariston, lamentandosi di non sentire in cuffia durante l’esibizione. A distanza di più di un anno, il 3 aprile 2024, il Gip d’Imperia ha deciso di non procedere nei suoi confronti e ha confermato la decisione della Procura che chiedeva l’archiviazione. Il cantante non andrà dunque a processo, ma il Codacons ha già preannunciato un ricorso. Striscia la notizia ha seguito tutta la vicenda e il 9 febbraio 2023 ha anche intervistato Jessica Tua, la Flower stylist che aveva allestito la scenografia per la performance dell’artista bresciano. Lei aveva raccontato a Valerio Staffelli che era tutto previsto e organizzato. E Blanco aveva fatto persino le prove…
Blanco e i calci alle rose a Sanremo 2023: per il gip la sua collera era «se non giustificabile, almeno comprensibile»
Tornando alla decisione del Gip, nel documento del Tribunale si legge: «… la collera di Fabbriconi (il suo vero nome è Riccardo Fabbriconi, ndr) è stata innescata da un malfunzionamento dell’impianto audio che, palesemente, ha rischiato di pregiudicare la sua prestazione; in un contesto di forte tensione come quello dell’esibizione canora sanremese, foriera di esiti decisivi per la carriera di ciascun cantante coinvolto, appare se non giustificabile almeno comprensibile la collera dell’indagato a fronte di un inconveniente che poteva compromettere le sue chances di vittoria (…)».
Viene inoltre spiegato che il Sindaco di Sanremo, che in passato aveva accennato a un danno di immagine per la città, non ha messo in atto nessuna iniziativa in campo civile o penale nei confronti del cantante «mostrando di attribuire alla condotta di Fabbriconi un rilievo assai minore di quello dichiarato sull’onda dello strepito mediatico».
Il Codacons dice no: «Non era in gara, era solo un ospite. Il suo comportamento è ingiustificato e diseducativo»
Il Codacons ribatte sostenendo che nel 2023 Blanco aveva partecipato alla kermesse canora solo in qualità di ospite per presentare il suo ultimo brano, non era un partecipante, e dunque «non aveva alcun possibilità di vittoria». Una circostanza che, come sottolinea il Codacons, «aggrava il suo comportamento, del tutto ingiustificato e altamente diseducativo, considerato l’elevato seguito di giovanissimi vantato dall’artista». Con questa presa di posizione l’associazione ha intenzione di presentare istanza al presidente del Tribunale e alla Cassazione, per ottenere il riesame del provvedimento.
Il giorno prima dell’incontro con la stilista dei fiori, Valerio Staffelli si era recato anche da Amadeus per chiedergli se la scenetta di Blanco fosse effettivamente una cosa organizzata o no.