News

Monopattini elettrici, un futuro con casco e targa?

Monopattini elettrici, un futuro con casco e targa?

Monopattini elettrici, un futuro con casco e targa?

Di monopattini e sicurezza in strada si discute molto, e anche Striscia la Notizia si è occupata più volte di questo argomento. Nella mattina del 22 dicembre se n’è parlato anche al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Pare che il governo pensi a introdurre l’obbligo di casco e di targa per i monopattini elettrici. Per il momento si tratta soltanto di un’ipotesi, ma a gennaio è previsto un altro incontro tra i tecnici del ministero per ufficializzare la proposta e verranno coinvolti anche altri soggetti, tra cui il ministero della Giustizia. Inoltre, si è discusso della situazione incidenti ed è stato deciso un incremento dei controlli, soprattutto la notte

Il caos delle regole

La normativa che regola (o non regola) l’utilizzo in strada dei monopattini elettrici è stata spesso oggetto di dibattito. La mancanza di norme chiare crea confusione. Striscia la Notizia ha provato in più occasioni a fare chiarezza, come in questo servizio di Max Laudadio, girato a Milano. Le immagini dell’uso scorretto che le persone fanno dei mezzi “di micromobilità elettrica” sembra dimostrare che molti non conoscono le regole di circolazione (oppure decidono di non rispettarle). 

Spostandosi di città, la situazione non cambia. L’inviato Luca Galtieri è stato a Torino: anche lì, tra regole infrante e incidenti, l’innovativo ed ecologico monopattino elettrico non sembra essere proprio sicuro…

È una bici o un motorino?

Un’altra questione spinosa è la categoria di appartenenza dei monopattini elettrici: sono più simili alle biciclette o ai ciclomotori? Si può multare un conducente che viaggia senza casco o patente? Nel servizio, la nostra inviata Rajae Bezzaz prova a dare una risposta.

Ultime News

tutte le news

Potrebbero interessarti anche...

vedi tutti
BagniStar, quante stranezze nella proposta di contratto

BagniStar, quante stranezze nella proposta di contratto

Max Laudadio torna a occuparsi della società che promette di ristrutturare i bagni in tempi brevi, ma che in realtà, secondo numerose segnalazioni giunte in redazione, lascia spesso dietro di sé lavori incompiuti, danni e clienti insoddisfatti. Questa volta l'inviato mostra l'intervista fatta a un venditore della ditta: ci sono molte stranezze sui tempi di consegna, sui costi, sul bonus 75% e sulla possibilità di recesso.

Brescia, al mercato dello sballo in vendita farmaci e ricette

Brescia, al mercato dello sballo in vendita farmaci e ricette

Max Laudadio è nella città lombarda, dove gli è stato segnalato un supermarket all'aperto di farmaci usati come droghe e di metadone. Basta un rapido giro per trovare di tutto, a prezzi bassi sono in vendita pasticche che possono causare seri danni e anche la morte. L'inviato poi incontra due ragazzi che lo invitano in un luogo sicuro dove possono fargli avere altre sostanze. Ma se ne parlerà in un prossimo servizio.

Diabetici senza farmaco: viene usato per dimagrire

Diabetici senza farmaco: viene usato per dimagrire

Max Laudadio racconta il caso Ozempic: il farmaco che serve per trattare il diabete di tipo 2 è introvabile in tutta Italia. E la ragione per tale carenza è particolare: si dice che, assunto da chi non è diabetico, l'Ozempic faccia dimagrire. La pratica senza prescrizione medica è promossa sui social da personaggi famosi e divi di Hollywood e anche per questo ha preso piede pure in Italia. E ha creato gravi problemi alle persone che hanno davvero bisogno del farmaco.

Quanta mandorla c'è nel Latte di mandorle?

Quanta mandorla c'è nel Latte di mandorle?

In "È tutto un magna magna" Max Laudadio va alla scoperta di una bevanda naturale molto amata, che si dovrebbe produrre con una percentuale di mandorle che si avvicina al 20% del totale. In realtà. In molti casi, non si supera il 5% e spesso ci si ferma intorno al 2%. Come si compensa con la differenza? Con additivi, che pur essendo perfettamente legali, certo con le mandorle hanno poco a che fare. Come si fa allora? Come sempre, meglio leggere bene le etichette, soprattutto quelle ...