Un estratto dell’intervista rilasciata dal creatore di "Striscia la notizia" a Italia Oggi sulla televisione di oggi e su quella del futuro: "Ricci, ho una gran voglia di varietà"
Fatta la premessa in tema di contemporaneità, non è che il contesto di Canale 5, tra De Filippi, Grande Fratello e serie turche, va ormai stretto a Striscia?
Noi diamo stabilità alla prima serata e diamo uno zoccolo di pubblico giovane determinante. È chiaro che ci aspettavamo delle prime serate più ficcanti da parte di Canale 5. Però so bene che non è facile. Se Pier Silvio Berlusconi mi mollasse tutte le tre reti per sei mesi, io farei una rivoluzione, con programmi completamente diversi. Ma ho una certezza…
Quale?
Che lo manderei in rovina. In realtà quello che vediamo su Canale 5, Rete 4 o Italia 1 non mi sento di criticarlo, perché so che risponde a un progetto con i piedi per terra. Magari da fuori non si capisce, ma a Mediaset non si cappotta, i conti tornano. Ed è quello che conta in un’azienda privata. Anche se io sono convinto che si possa fare meglio. E stanno lavorando per fare meglio. Ma è complicato confrontarsi con la Rai, che ha una ricchezza di offerta spropositata. E sapere che tutto questo bendidio lo pagano coi nostri soldi pubblici qualche problema dovrebbe porlo.
Che generi le piacerebbe esplorare in tv?
Una volta Mediaset aveva i grandi varietà. Ora il sabato sera spetta alla De Filippi. Ecco, mi piacerebbe provare con i grandi varietà, e poi butterei un occhio sulle fiction, anche se Mediaset preferisce avere le serie turche, che costano poco e fanno buoni ascolti. Ma lo so, per i varietà e le fiction ci vogliono un sacco di soldi, e l’offerta Rai, grazie anche alle ricche risorse che arrivano dal canone, stronca qualunque avversario. Bisogna sempre cercare di fare meglio e gli ostacoli sono opportunità da non perdere…