News

La ricetta della “Pasta e Patate con Provolone del Monaco DOP” di Mimmo De Gregorio

La ricetta della “Pasta e Patate con Provolone del Monaco DOP” di Mimmo De Gregorio

La ricetta della “Pasta e Patate con Provolone del Monaco DOP” di Mimmo De Gregorio

Classe 1971, originario di Sorrento, Mimmo De Gregorio cresce frequentando fin da piccolo il mondo della ristorazione: i suoi genitori infatti, sul finire degli anni ’80, aprono Lo Stuzzichino a Sant’Agata Sui Due Golfi, frazione di Massa Lubrense (Napoli), una piccola rosticceria che offre piatti ispirati alla tradizione locale. Nel frattempo Mimmo si forma in alcuni dei principali ristoranti della Penisola Sorrentina. Passione ed esperienza spingono la famiglia ad ampliare la visione de Lo Stuzzichino, che lentamente si trasforma in una trattoria mai uguale a se stessa grazie a un approccio moderno ai piatti. Fiore all’occhiello di questa realtà è il rapporto diretto con la comunità di produttori locali che garantisce le migliori materie prime.

Per il pubblico di Striscia La Notizia, Mimmo propone la ricetta della “Pasta e Patate con Provolone del Monaco DOP”, interessante interpretazione di una ricetta della cucina popolare partenopea, in cui la classica provola è sostituita dal Provolone del Monaco DOP della Penisola Sorrentina, tra i formaggi più apprezzati. Un golosissimo primo piatto in cui la dolcezza delle patate risulta perfettamente bilanciata dalle note piccanti del Provolone del Monaco.

Ingredienti per 4 persone

320 g Pasta spezzata mista (veniva chiamata “munnezzaglia” o “pasta ammiscata”)
600 g Patata interrata del Taburno (pasta gialla)
1 Cipolla ramata di Montoro
1 Costa di sedano
2 Rametti di rosmarino
Olio extravergine d’oliva q. b.
Sale fino q. b.
Pepe nero q. b.
Limone ovale femminiello di Sorrento q.b.
Caciocavallo moscione affumicato di Sorrento q.b.
320 g Provolone del Monaco DOP penisola sorrentina
Ingrediente segreto: “crosta di Provolone del Monaco DOP”

Procedimento

Tritare finemente la cipolla di Montoro, il sedano e un rametto di rosmarino, poi rosolarli in una casseruola con olio extra vergine d’oliva dop. Una volta imbionditi, aggiungere le patate pelate e tagliate a cubetti, quindi far insaporire mescolando. Lasciare insaporire mescolando di tanto in tanto evitando così che bruci il fondo. Aggiungere infine l’ingrediente segreto, la “crosta del provolone del monaco dop”, grattando la crosta esterna. Versare poco alla volta all’incirca mezzo litro di acqua e aggiungere sale e pepe.
Dopo circa 20 minuti calare la pasta mista nella stessa casseruola e cuocerla risottandola, farla mantecare a poco a poco aggiungendo cubetti di caciocavallo precedentemente tagliato, girandola con un cucchiaio di legno. La preparazione dovrà risultare piuttosto densa.
Servire grattuggiando un po’ di limone e decorando ogni piatto con due o tre spicchi di provolone e un ciuffetto di rosmarino.

Ultime News

tutte le news

Potrebbero interessarti anche...

vedi tutti
La

La "Rana pescatrice alla puttanesca" di Denny Lodi Rizzini e ...

Nella rubrica enogastronomica "Capolavori italiani in cucina" Paolo Marchi incontra Denny Lodi Rizzini e Gianluca Grego del ristorante Makorè a Ferrara. Gli chef propongono la ricetta della "Rana pescatrice alla puttanesca", reinterpretazione di un piatto tradizionale italiano: i filetti di pesce sono glassati con salsa ai datterini e accompagnati da una crema di olive nere, con l'aggiunta di olive taggiasche, capperi ed erbe aromatiche.

Le

Le "Linguine al burro, garum di agone e amchoor" di Caranchini

Nella rubrica enogastronomica "Capolavori italiani in cucina" Paolo Marchi incontra Davide Caranchini del ristorante Materia, aperto insieme alla compagna Ambra Sberna a Cernobbio, sul lago di Como, premiato dalla Stella Michelin. Lo chef propone la ricetta del piatto in cui interpreta in versione nordica gli spaghetti con colatura di alici, sostituendole con l'agone, un pesce di lago, e arricchendo il tutto con una spolverata di amchoor, una spezia ottenuta dal mango.

Il

Il "Risotto con lattuga di mare" di Valerio Serino e Lucia De ...

Nella rubrica enogastronomica "Capolavori italiani in cucina" Paolo Marchi incontra Valerio Serino e Lucia De Luca del ristorante Tèrra e del pastificio artigianale e biologico Il Mattarello a Copenaghen, che propongono la ricetta del "Risotto con lattuga di mare, corallo di capasanta, olio di limone e origano", piatto fresco che sfrutta una parte solitamente scartata della capasanta, il corallo, tutto esaltato dal sapore leggermente piccante della lattuga di mare.

Lo

Lo "Spaghetto di mais torbato, ricci di mare e porro bruciato" ...

Nella rubrica enogastronomica "Capolavori italiani in cucina" Paolo Marchi incontra Daniele Lippi del ristorante Acquolina, insegna gourmet all'interno dell'hotel The First Roma Arte. Lo chef propone la ricetta dello "Spaghetto di mais torbato, ricci di mare e polvere di porro bruciato", un piatto che unisce sapori delicati e sapori intensi, esaltati dal burro di malga e dal whisky, un esempio della sua cucina che mette al centro la curiosità e che sorprende con piatti ...

"L'agnello e carciofi" di Jacopo Malpeli, un classico di Pasqua

Torna "Capolavori italiani in cucina": Paolo Marchi incontra Jacopo Malpeli dell'Osteria del Viandante a Rubiera (Reggio Emilia), che propone un classico piatto delle tavole pasquali. Parmense, classe 1982, Malpeli dal 2021 abbraccia il progetto dell'Osteria del Viandante, un'opera di recupero e restauro dello storico Forte di Rubiera. Qui propone una cucina della tradizione, interpretata in maniera contemporanea ed elegante.

La

La "Panzanella mediorientale" del campione di cous cous Pierpaolo ...

Torna la rubrica enogastronomica "Capolavori italiani in cucina" con Paolo Marchi, che incontra Pierpaolo Ferracuti del ristorante Retroscena a Porto San Giorgio (Fermo). Lo chef propone la ricetta della "Panzanella Mediorientale", piatto con cui ha vinto il Campionato mondiale di cous cous di San Vito Lo Capo (Trapani) a settembre 2022. Un cous cous di gambero e gazpacho dove acidità e piccantezza sono ben bilanciate, esaltato dalla croccantezza del pane tostato.