Masterchef, archiviate le querele
Il cuoco polesano aveva trascinato in tribunale Antonio Ricci, Ficarra e Picone
ROVIGO Il giudice per le udienze preliminari Alessandra Martinelli ha archiviato le querele del vincitore dell’edizione 2015 di Masterchef, l’adriese Stefano Callegaro (nella foto), per diffamazione e stalking contro «Striscia la notizia». Il cuoco aveva trascinato in Tribunale sei nomi famosi: il produttore ed ideatore del programma satirico di Canale 5 Antonio Ricci, i conduttori Valentino Picone e Salvatore Ficarra, l’inviato Massimiliano Laudadio, il direttore vendite della divisione catering di «BestFood Italia Spa» David Rampone (avvocato Anna Osti) e lo chef Pierluigi Crosa. Le accuse mosse dall’adriese a «Striscia la notizia» erano chiare: «Trentotto trasmissioni contro Callegaro in tre mesi, da marzo a giugno 2015, con tanto di testimoni travisati nelle sembianze e nella voce e frasi estrapolate dai loro contesti».
Ricci, i due conduttori e l’inviato Laudadio erano accusati di aver diffamato lo chef adriese e di averlo anche sottoposto ad atti persecutori ovvero stalking. Di sola diffamazione hanno invece dovuto rispondere Rampone e Crosa per le loro interviste a «Striscia». Il pm Monica Bombana aveva chiesto l’archiviazione. Callegaro, attraverso il suo legale Franco Portesan, si era opposto alla richiesta del pubblico ministero. Il giudice per le udienze preliminari ha deciso che, per quanto riguarda la diffamazione, gli indagati di «Striscia la notizia» non hanno oltrepassato il diritto di critica. Invece i due intervistati Rampone e Crosa si sono limitati a raccontare che il cuoco di Adria ha lavorato per loro facendo dimostrazioni a domicilio per i clienti. Per lo stalking, il giudice non ha ravvisato «biasimevoli motivi» nei servizi del tg satirico di Canale 5 dedicati a Callegaro.
(Corriere del Veneto/03 marzo 2017)