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Ricci sfida Baglioni: «Non lo reggo più è soltanto botulino»
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Ricci sfida Baglioni: «Non lo reggo più è soltanto botulino»

Ricci sfida Baglioni: «Non lo reggo più è soltanto botulino»

Tornano Ficarra e Picone. A Striscia. Lo fanno da lunedì e per la 14a edizione di fila. Sostituiscono Scotti e la Hunziker, quest’ultima impegnata a Sanremo. Già, il Festival. Antonio Ricci, “papà” del carrozzone, parla di Baglioni: «Non lo reggo. Sono cresciuto nel ’68, gli anni di Tenco, Paoli, Guccini e De André… poi arriva questa creatura dalla maglietta fina. Baglioni era il preferito dei fascisti, di La Russa e Gasparri. In uno spettacolo dissi che gli avrei tirato una molotov. Ora se gli dai fuoco si sparge odore acre di plastica che semina diossina in tutto il Paese». E poi: «Non penso sia uno disonesto, del resto non è capace: il botulino gli intoppa i ragionamenti». E poi: «Il Festival ha perso l’aria torbida di un tempo. Vent’anni fa nelle prime file c’erano solo esponenti della criminalità organizzata». E poi: «Sono fiero di essere malvagio. Poi vedo Insinna e allora mi sento un figo». E poi: «Se volete passare 10′ orrendi guardate il monologo che Insinna ha fatto dalla Berlinguer». E poi: «Grillo assorbe energia da tutti, va alla ricerca dell’ascella perduta, non come Benigni che sta rintanato nella sua teca».

(Libero, 2 febbraio 2018)

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