Chef modicano dalla lunga esperienza, tra i primi a rappresentare una Sicilia gastronomica più attuale e contemporanea, Peppe Barone può essere considerato anche un talent scout: sono tanti gli chef che con lui si sono formati, come Pino Cuttaia e Accursio Craparo, oggi tra i protagonisti della scena gastronomica isolana.
La cucina di Barone rappresenta e valorizza la Sicilia, narrata con rispetto filologico eppure alleggerita, resa più contemporanea, soprattutto ora che a ospitarlo è Milano, dove da pochi mesi ha aperto il Ristorante Terrammare.
Per la rubrica “Capolavori italiani in cucina” di Striscia la notizia lo chef propone la ricetta della Pasta alla Norma, specialità catanese omaggio alla omonima opera di Vincenzo Bellini, considerato oggi uno dei primi piatti più amati della cucina tradizionale siciliana, trionfo di gusti mediterranei che unisce pasta, pomodoro, melanzane e ricotta.
Si narra che il commediografo catanese Nino Martoglio, consumando un giorno un piatto di pasta con pomodoro, melenzane e ricotta salata esclamasse “sembra la Norma” citando così, tale l’entusiasmo, l’opera del compositore Vincenzo Bellini sempre catanese. E Pasta alla Norma fu per sempre.
Ingredienti:
– 700 g Melanzane
– 300 g Pomodori pixel
– 500 g Pomodori tondi
– 280 g Rigatoni
– 200 g Pomodori datterini
– 150 g Ricotta salata di pecora
– 100 g Basilico fresco
– 40 g Cipolla bianca
– 1 Spicchio d’aglio
– Olio EVO e sale q.b.
Procedimento:
In una pentola bassa far colorare la cipolla tritata e lo spicchio d’aglio intero, quindi aggiungere i pomodori lavati in acqua. A metà cottura salare e verso la fine aggiungere qualche foglia di basilico fresco. Passare il tutto e, nel caso la salsa risultasse troppo liquida, ripassarla sul fuoco per farla restringere.
Sbianchire le foglie di basilico per un minuto circa in acqua bollente, passarle in una ciotola con acqua e ghiaccio e frullarle con olio EVO e sale.
Lavare ed asciugare le melanzane, affettarle dello spessore di mezzo centimetro, in modo da farle rimanere succose ma croccanti. Se si pensa che siano di qualità amara, predisporle dentro a un colapasta o a un crivello a strati alterni con sale oppure asciugarle e passarle in olio EVO ben caldo, circa 170°, in una padella di ferro. Una volta dorate salarle ed alternarle con carta assorbente, massimo due strati per evitare di schiacciarle.
Lessare la pasta in acqua salata, scolandola al dente.
Adagiare in un piatto piano una fetta di melanzana e sistemare i rigatoni, quindi stirare la salsa di pomodoro con un cucchiaio, un filo di pesto di basilico ed una spolverata di ricotta salata e fare un altro strato seguendo lo stesso ordine. Finire con melanzana, ricotta salata e pesto, poi guarnire a piacere.